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Abitare 3.0 - quartiere a misura di bambino - Milano Lambrate - Abitare domani

 

Un eco condominio a Milano - Dalla progettazione partecipata alla realizzazione, perchè sia il progetto più copiato di tutti.  

 

Descrizione

L'area interessata sarà costruita con soluzioni pre assemblate in legno, grazie al sistema modulare dell'architetto Massimo Valli. Idalia Srl, Domostyle Srl e i Green Geek hanno radunato le migliori tecnologie per il risparmio energetico e l'ottimizzazione dei consumi per rendere il Lambretto un posto unico, ecocompatibile e socialmente accogliente. 41 unità abitative green, costruite in bio edilizia senza l’utilizzo di cemento, un progetto pilota sperimentale che unisce le migliori tecnologie Green, l’utilizzo di rinnovabili, e il riciclo ed auto pulizia delle acque.

 

Il sistema costruttivo si basa sulla produzione in serie di  pannelli/parete  che assemblati danno origine a quattro tipologie abitative. L’aggregazione di queste tipologie danno vita ad un villaggio con ampi spazi a verde ( privati) e condivisi ( parti comuni). Nulla di nuovo fin qui visto che la produzione in serie di case prefabbricate  riempie le pagine dell’edilizia industrializzata. Il piu’ delle volte la produzione in serie di case prefabbricate è associato alla “casa “popolare”. In questo caso la serialità del prodotto è riferito alla sola “struttura” del pannello e parte degli isolamenti  termici lasciando al progettista  la scelta della “qualità compositiva” sia planivolumetrica  che di finitura. Il modello proposto è quello di un “villaggio/ borgo ” a misura di bambino . La composizione dei moduli proposti prevedono che il borgo si configuri con elementi a corti private e corti comuni condivise. Il nuovo villaggio ripropone in esso quelle funzioni  attività presenti in un quartiere a volte scollegate. I “giardinetti”, gli spazi per anziani ad esempio sono presenti nei quartieri ma il piu’ delle volte hanno vita a se. Il nuovo “ villaggio” forse meglio chiamarlo quartiere si propone di accentrare queste funzioni  in simbiosi tra loro.

Strutturazione del quartiere:

  • il verde innazitutto: non saranno previsti box negli interrati lasciando ampie superfici a verde per l’impianto di alberature o comunque vegetazione “importante”. Il verde sarà distribuito in spazi aperti comuni ( le corti condivise) e in spazi privati ( le corti private o i grandi terrazzi).

Sarà costituito da verde d’arredo e da verde “strutturale” anche con funzioni d’arredo. Si pensa infatti all’uso di parte delle piante, anche con funzione ornamentale ( fioritura da marzo ad  ottobre) per la fitodepurazione dei liquami reflui. Saranno distribuite sia negli spazi comuni che in quelli privati.

  

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